È giaccio ardente, ed è gelido fuoco,
è ferita che duole e non si sente,
è un sognato bene, un mal presente,
è un breve riposo molto stanco.
È una leggerezza che dà pena,
un codardo con nome di valente,
un andare solitario tra la gente,
un amare solamente essere amato.
È una libertà incarcerata,
che conduce all’estremo parossismo,
infermità che cresce, se curata.
Questo è il fanciullo Amor, questo l’abisso:
quale amicizia potrà aver con nulla
chi in tutto è contrario di se stesso?
(Francisco di Quevedo Villegas)
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