Addio, sei troppo prezioso per appartenermi
E troppo bene sai quello che vali
La carta del tuo valore ti dà la libertà,
I miei diritti verso di te sono tutti scaduti.
Di fatto come ti tengo
Se non per tua concessione?
Come pretenderei tanta ricchezza?
Nulla che giustifichi un tal dono.
E così il contratto mi è stato restituito.
Ti desti a me ignorando il tuo valore,
O dandoti ti ingannasti sul mio conto.
Ed ora la grande concessione, nata da un malinteso,
La ritiri ravvedendoti.
T’avrò così avuto nell’illusione d’ un sogno:
Re nel sonno e, risvegliato, nulla.
(William Shakespeare)
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