“Guardò di nuovo quel corpo pieno, sentendo il suo respiro che diventava incontrollabile. Non era solo desiderio fisico; era molto di più. Era la paura dei domani senza di lei. Era l’orrore della sua situazione, che nessuna parola poteva esprimere.
Non era infatti un improvviso incidente ad allontanarlo da sua moglie. Non era una malattia improvvisa che lo prendeva, lasciando intatta la sua memoria, escludendolo dal suo amore con caritatevole rapidità. Non era neanche una malattia latente. In quel caso almeno sarebbe rimasto se stesso e, anche se lei lo avesse guardato con pietà e terrore, almeno avrebbe visto l’uomo che conosceva.
Era peggio, molto peggio.
Sarebbero trascorsi mesi e mesi – quasi un anno ancora, se i dottori non interrompevano la cura. Un anno di vita insieme giorno dopo giorno, mentre lui rimpiccioliva. Consumando insieme i pasti, dormendo insieme nello stesso letto, parlando insieme, mentre lui rimpiccoliva. Ogni giorno un nuovo incidente, un nuovo spaventoso adattamento da accettare. Il complesso schema del loro rapporto alterato giorno dopo giorno, mentre lui rimpiccioliva.
Avrebbero riso insieme, incapaci di tenere il muso ogni singolo momento di ogni singolo giorno. Ci sarebbero state risate, forse, e qualche scherzo – un momento di spensieratezza e di divertimento. Poi improvvisamente l’orrore li avrebbe pervasi di nuovo come un oceano nero che supera una diga, il riso si sarebbe strozzato, il divertimento si sarebbe interrotto. Li avrebbe sopraffatti la tremebonda consapevolezza che lui stava rimpicciolendo, e un velo sarebbe calato sui loro giorni e sulle loro notti”.
“Questo è il fondo, pensò, proprio il fondo. Non c’è niente di peggiore per un uomo che diventare oggetto di pietà. Un uomo può sopportare l’odio, l’abuso, la rabbia e il castigo; mai la pietà. Quando un uomo diventa oggetto di pietà, è perduto. La pietà è per le cose senza speranza”.
(Richard Matheson)
(da: “Tre millimetri al giorno”)
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Dello stesso autore:
– La casa impazzita (estratti da La casa impazzita, racconto contenuto nella raccolta I migliori racconti)
– La casa d’inferno (recensione)
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