La poesia non esiste solo sulla carta o sul web, a volte anche i testi delle canzoni sono poesie. Secondo me questo è il caso di molte canzoni di Carmen Consoli e tra le tante, anche di quella che sto per proporvi, “Moderato in re minore”, tratta dall’album “L’eccezione” (2002). Quando penso al Natale e cerco di collegare a questa festività una poesia nota, mi viene sempre in mente “Natale”, di Ungaretti, ma siccome ve l’ho proposta l’anno scorso, quest’anno vi faccio leggere le parole a cui penso subito dopo quelle di Ungaretti.
Buona lettura e buon Natale!
Moderato in re minore
Vigilia di Natale,
un giorno come gli altri,
una tazza di latte caldo e
nessun regalo da scartare.
Auguri professore
Felice anno nuovo,
d’un tratto un indecifrabile
imbarazzo colmava i suoi occhi.
Vigilia di Natale
e i cori polifonici
trainati dal vento,
sii laudato o mio signore.
Gli addobbi per le strade,
presepi viventi,
d’un tratto un senso di sconforto
misto a frustrazione, colmava i suoi occhi.
Ed avrebbe voluto
trovare al suo fianco
una compagna premurosa
e amabile.
Ed avrebbe voluto
sentire il calore
di un altro corpo sotto
le coperte.
Vigilia di Natale,
un albero spoglio,
uno sguardo fugace a
vecchi testi di filosofia.
Auguri professore e
felice anno nuovo
d’un tratto uno spietato senso
d’insoddisfazione colmava i suoi occhi.
Ed avrebbe voluto
trovare al suo fianco
una compagna premurosa
e amabile.
Ed avrebbe voluto
sentire il calore
di un altro corpo sotto
le coperte…
(Carmen Consoli)
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(Per ascoltare la canzone clicca qui.)
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