“Non riusciva a pensare a nient’altro. Dimenticò la vita attorno a lui. Doveva essere chiamato due o tre volte prima di andare a pranzo. Insensibilmente si formò in lui la più bella abitudine del mondo: l’abitudine a leggere. Non sapeva che questo gli preparava un rifugio contro ogni angoscia della vita; non sapeva neppure che stava creando per se stesso un mondo irreale che avrebbe reso il mondo reale di ogni giorno una sorgente di amaro disinganno”.
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“In effetti, le idee non avevano alcun significato per lui, ma le maneggiava come pregevoli porcellane in una sala d’aste, maneggiandole con piacere e osservandone forme e colori, attribuendo loro un valore, nella propria mente, e riponendole poi nei loro scaffali per non pensarci più.”
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“Non serve a nulla piangere sul latte versato, perché tutte le forze dell’universo era coalizzate per farlo versare.”
(W. Somerset Maugham)
(da: “Schiavo d’amore”)
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Dello stesso autore:
– La diva Julia (recensione ed estratti)
– Acque morte (recensione ed estratti)
– Acque morte (2) (estratti)
– Leggere (estratto da Honolulu)
– La ricompensa dello scrittore (estratto da La luna e sei soldi)